Capacity planning

Gli operations manager possono consultare i dati storici relativi alle attività degli anni precedenti, come il calendario degli interventi di manutenzione ricorrente. Queste informazioni si rivelano utili per identificare la richiesta di risorse e attività ricorrenti, fornendo dunque una base solida su cui sviluppare il processo di pianificazione. Ad esempio, l’analisi delle tendenze nel tempo supporta i manager nel prevedere i periodi in cui determinate mansioni richiederanno il massimo impegno in termini di manodopera. Inoltre, il sistema considera le competenze specifiche richieste e la classificazione di ogni tipo di attività (es. manutenzione, riparazione, ispezione).

Ogni attività viene tracciata con la massima accuratezza a seconda della priorità (le attività essenziali sono programmate per prime) e delle competenze richieste (le capacità regolano l’assegnazione del tecnico a una determinata attività). Questo potrebbe essere il caso di attività da svolgersi in aree montuose e che potrebbero richiedere l’intervento di tecnici preparati a operare su terreni accidentati e l’utilizzo di veicoli equipaggiati per resistere a condizioni climatiche avverse.

Gli operations manager possono creare simulazioni “what-if” in caso di potenziali progetti di espansione, eventi imprevisti o scenari di emergenza, come forti tempeste e guasti improvvisi. Queste simulazioni aiutano a stimare i carichi di lavoro e si dimostrano strategiche per testare la flessibilità nell’allocazione delle risorse, mettendo l’azienda in condizione di affrontare picchi di richieste inattesi. Immaginiamo, ad esempio, l’avvicinarsi di una violenta tempesta: lo strumento è in grado di simulare la necessità di un maggior numero di squadre di riparazione, permettendo così ai manager di adeguare in anticipo la pianificazione relativa. Infine, il sistema supporta i manager nel confrontare diversi scenari per individuare quello più efficace alla luce delle attività ancora da svolgere e delle risorse disponibili.

Il sistema mostra un chiaro messaggio di avviso ogni volta che la disponibilità di risorse scende al di sotto della domanda pianificata, permettendo ai manager di identificare rapidamente le aree a rischio. Questo meccanismo proattivo consente di prendere decisioni tempestive al fine di ottimizzare le risorse, pianificare aumenti di capacità o vagliare soluzioni alternative.

I manager possono attribuire un peso maggiore alle attività la cui esecuzione è fondamentale in un certo periodo dell’anno, assicurandosi che vengano prioritizzate adeguatamente. Al contrario, alle attività meno legate al fattore temporale è assegnato un peso minore che ne determinerà la schedulazione in periodi di minore intensità lavorativa.